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L'amore: il banco riprova delle coppie


Seduta in riva al lago, leggendo un libro mi imbatto in questa frase “ il tempo non aspetta nessuno”!

Frase impattante! Credo di averla letta due/tre volte mentre pensavo a cosa voleva suggerirmi.

Semplicemente che, il tempo non aspetta nessuno! Ecco che la mia mente ha iniziato a spaziare. Il concetto è simile a quello che cerco di far capire alle persone che si rivolgono a me, sopratutto le coppie. Il mondo, anzi l'universo delle coppie!

Nel corso degli anni ho ascoltato molte coppie; sposate, divorziate, fidanzate, amanti e se devo trovare un comune denominatore l'insofferenza delle coppie è il sentirsi trascurati, non ascoltati, non capiti e sempre alla ricerca di un qualcosa che a volte rimane un mistero.

Si dice che l' universo femminile è l'opposto di quello maschile anche se credo che il desiderio comune è quello di trovare l'amore!

Ascoltando le coppie ho imparato qualcosa di interessante: non esiste una ricetta magica per far funzionare le cose! Ma esiste la volontà di farle funzionare, ovviamente se ci sono le condizioni di coppia “sana”. E' evidente che se sono in essere maltrattamenti, soprusi o qualsiasi forma di atteggiamento fisico e mentale pericoloso il discorso cambia completamente. Ma oggi desidero focalizzarmi su ciò che si può risolvere.

Ad esempio; periodo Covid, tenendo sempre presente che è stato un periodo particolarmente duro per tutti per vari motivi, abbiamo spesso sentito la notizia che molte coppie sono “scoppiate”. 24 ore su 24 con la stessa persona, quella persona che hai scelto del tempo prima, quella persona che ti ha fatto innamorare e tutto d'un tratto la guardi come fosse estranea e cosi inizia il fastidio della quotidianità, della monotonia, ti focalizzi su particolari che non riconosci e inizia il litigio, l'incomprensione e piano piano vi allontanate e il fastidio prende il posto dell'amore.

La percezione che, chi credevi di conoscere ti risulta estraneo.

Non rendendoti conto che il fatto di fermarti e poter condividere le giornate, stare insieme al tuo partner è un'opportunità invece viene vissuta come una minaccia al proprio tempo, spazio e questo perchè lo stare insieme richiede condivisione, pazienza, conoscenza, tutte cose abbandonate nella personale e pericolosa routine quotidiana.

Ad esempio; quando una coppia mi racconta il sospetto o la certezza di un tradimento: li metto insieme perchè l'effetto è lo stesso; sfiducia, rabbia, delusione, sensazione di vuoto e controllo sull'altro.

La prima domanda che faccio è “cosa desiderate fare?” le prime risposte di getto sono “cilasciamo”, oppure “non lo sappiamo”.

Inizio a farmi raccontare il loro amore e il perchè secondo loro sono arrivati a questo punto. Si apre un mondo! Mi raccontano come si sono conosciuti, “le farfalle nello stomaco”, la decisone di passare la vita insieme, innamoratissimi!

Poi chiedo “cosa provate l'una per l'altra?”. Il più delle volte credono di non amarsi più perchè sono talmente delusi e concentrati solo su quello che provano singolarmente che perdono di vista una cosa fondamentale: “capirsi sinceramente e con pazienza”.

Ad esempio; quando una coppia mi racconta dei continui litigi per i figli o per i figli acquisiti e di come si sentono trascurati, non capiti, come le loro diverse visioni di educazione li allontanano e cosi la coppia inizia a pendere delle posizioni nette concentrate esclusivamente sui figli e gli ipotetici bisogni degli stessi e cosi la coppia inizia ad allontanarsi dimenticandosi che i figli non sono la coppia e che i figli in diverse fasi di età hanno bisogni diversi (ma questa è un altra cosa ancora che magri approfondiamo in un altro articolo).


Premetto che non credo quando si dice che “la colpa è sempre al 50%, i casi vanno valutati singolarmente e non mi piace usare la parola “colpa”.


E' chiaro che se emerge l'incompatibilità e la volontà effettiva di interrompere il rapporto il mio ruolo è di accompagnare la coppia ad una separazione il più equilibrata possibile. Ma se c'è volontà di risolvere la situazione è garantito che avvenga; e vale sempre la pena provarci!


Tieni presente che tutto inizia da te e cosa hai dentro di te, emozioni, stati d'animo, aspettative, sentimenti e che tutto ciò crea la tua percezione.


Come accennato prima non esiste un vademecum ma esistono dei comportamenti e pensieri che sicuramente aiutano a non cadere in trappole che sciupano piano piano un rapporto.


Ecco piccoli suggerimenti e domande che puoi porti prima di prendere una decisione affrettata:

Cosa mi ha fatto innamorare di lei/lui?. Come mi sentivo il primo periodo? Ricorda i primi appuntamenti, il primo bacio. Sono stata/o me stessa/o fin dall'inizio oppure mi sono mostrata/to a volte come non sono per piacerle/gli?.


Chi più chi meno, tutti all'inizio facciamo vedere la parte migliore, ma l'importante è non mentire su valori, su come siamo e cosa desideriamo da un rapporto; ad esempio se una donna manifesta da subito l'intenzione di volersi sposare e l'uomo non ci pensa nemmeno e dice chiaramente che non ne ha intenzione, un errore frequente è quello di accettare comunque la conoscenza nella speranza di far cambiare idea al fidanzato.

Questo è un esempio per farti notare che difficilmente le persone cambiamo e la tendenza a volerle cambiare qualcuno è il primo passo verso il fallimento.

Pensa: ti piacerebbe se qualcuno cercasse di cambiare le tue idee? I tuoi valori? Tutti nel corso del tempo possiamo modificare alcuni comportamenti l'importante che non sia una cosa radicale e spesso accade che all' inizio l'accondiscendenza nell'accettare tutto, nel pensare di poter cambiare le cose una volta avvenuta la conquista crea delle aspettative che, piano piano, creano frustrazione.

Vale anche il contrario quando inizi un rapporto nella menzogna, e quindi fai promesse che sai già in partenza non puoi mantenere ad esempio fai credere di volere stabilità, una famiglia, dei figli invece una volta avvenuta la conquista il procrastinare le promesse diventa quotidianità.


La sincerità, essere se stessi fin dall'inizio aiuta a costruire la basi per un rapporto solido.


Chiediti: cosa è cambiato in me ora? cosa è cambiato in lei/lui ora? Riesco a perdonare?

Quando inizi a “traballare” ricorda il perchè ha scelto quella persona stila un elenco sincero.

Impongo il mio pensiero o accolgo anche i suoi pensieri?

Comunico e condivido o pretendo che capisca senza parlare?

Creo situazioni favorevoli oppure giudico la persona al mio fianco?


Rifletti su ciò che sinceramente vi ha uniti e ricorda che chi ti stà vicino non è responsabile della tua felicità, ma un valore aggiunto.


Appellarsi all'orgoglio non porta a nulla, diversamente parlare di ciò che si prova e cosa in quel momento secondo te non va è costruttivo per non perdersi.

Parti dal presupposto che, come te, anche il tuo partner pensa di avere ragione, quindi è fondamentale avere una comunicazione efficace e sincera.


Potrei farti molti esempi, ma se l'amore è reciproco e se entrambi desiderate stare insieme....paola d'ordine “non mollare”!, se ritieni che ne valga la pena ricorda che tutti noi possiamo sbagliare l'importante non essere recidivi e non mentire solo per tenere il partner a te.


Coltiva il tuo amore come fosse un fiore che quotidianamente ha bisogno di piccole attenzioni altrimenti appassisce perchè il tempo non spetta nessuno! E l'amore è il più potente dei sentimenti!

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